domenica 22 novembre 2015

Fabio Marziali a Tziganata 31/8/15

Questa puntata di Tziganata vede come ospite Fabio Marziali, sassofonista compositore di Appignano in provincia di Macerata (Marche).
Fabio si avvicina alla musica spronato dal padre, appassionato di musica anche se non musicista. A 8 anni inizia con il pianoforte e poi a 10 anni con il sassofono, ma lo studio del primo non viene mai abbandonato negli anni successivi.

Le prime esperienze sono con i corsi di banda, e lo stare con gli altri bambini serve a fargli crescere la passione musicale. In seguito si iscrive al Conservatorio di musica classica a Fermo, dato che quello e' l'unico modo di studiare uno strumento e anche perché il jazz non entra nella sua vita che a 18 anni, quando il conservatorio e' quasi finito. Infatti nel vedere dal vivo Maurizio Carugno, sassofonista jazz di Milano ma che ha studiato alla Berkley di Boston, si apre per Fabio un mondo nuovo, basato sull'improvvisazione, e finora sconosciuto dato che al conservatorio gli studi si concentrano su altri aspetti comunque importanti per un musicista: il suono e lo stile, e la comprensione del compositore.

Ai quei tempi l'idea di vivere di musica e' ancora abbastanza astratta e Fabio per sicurezza non interrompe gli studi per l'arte, arrivando a laurearsi in Chimica all'Universita' di Camerino e a lavorare anche per un anno come chimico in un'industria di vernici, prima di fare il passo finale.

Negli stessi anni matura la sua esperienza musicale e anche la scena jazz nelle Marche, e iniziano ad essere comuni le jam sessions. Proprio con un gruppo di musicisti inizialmente conosciuti tramite le jam decide di autoprodurre il suo primo CD, suo nel senso anche che e' autore di tutti i pezzi.  E' il 2008, quasi alla fine dell'Università, ed il risultato e' Voyage waltz, un viaggio verso il jazz. Gli altri membri del gruppo, essendo professionisti, lo aiutano nell'arrangiamento. Il CD da' la possibilità a Fabio di ascoltarsi e poter capire a che punto e' arrivato, e si rende conto per esempio di quanto il suo suono deve ancora maturare in chiave jazz, dato che e' ancora molto simile alla musica classica.

Dopo un anno questo gruppo si scioglie ma Fabio a Camerino ha conosciuto altri musicisti che frequentano l'Universita'. Camerino e' piccola e il contatto fra i pochi musicisti jazz e' facile. Il gruppo, prendendo il nome dall'Universita', si chiama Unicam Jazz Quartet. Con loro Fabio registra 2 dischi, e in particolare nel secondo, Don't be afraid, e' presente come ospite il chitarrista Newyorkese Jonathan Kreisberg, attualmente uno dei migliori al mondo. Questa opportunità, che Fabio definisce entusiasmante e terrorizzante allo stesso tempo dato il livello musicale "alieno" dell'ospite, nasce dal fatto che il quartetto ha vinto un concorso il cui premio e' la possibilità di registrare un CD con un ospite a scelta.

Dopo avere lavorato un anno come chimico Fabio nel 2012 decide di fare il musicista jazz e anche di ottenere un master consono, dato che il suo curriculum e' fino a quel punto classico. Ne' dove vive ne' a Roma c'e' la varietà di musicisti che c'e' per esempio ad Amsterdam, quindi per un discorso di curriculum ma anche di esperienza sceglie di andare in Olanda, all'esame di ammissione lo prendono anche al conservatorio Rotterdam ma sceglie Amsterdam.

Fabio consegue il master nel 2014, e del conservatorio di Amsterdam apprezza la libertà nell'insegnamento, per esempio nello scegliere lo strumento secondario e le materie varie, scelte che poi contraddistinguono i vari musicisti. Quando si laurea, Fabio e' il primo sassofonista italiano, ma il suo esempio e' seguito negli anni successivi da altri musicisti italiani. Dopo il master decide comunque di restare ancora in Olanda.

Insieme al jazz Fabio ama anche la musica elettronica, passione che risale all'adolescenza, quando componeva al computer. Ad Amsterdam lavora con DJ (per esempio Martijn Wiltenburg) che lo fanno riavvicinare alla Deep House, una house meno commerciale ma più jazz/soul/funky. Sax e dj, in studio e in club, il Deep House usa l'improvvisazione, e dei vari segmenti dell'house e' quello più importante.

Questa passione lo porta a registrare New Life, un album elettronico e "solista", dato che e' creato e suonato interamente da Fabio (sax, flauto, clarinetto e elettronica). Nella scelta di fare da solo c'e' una riscoperta della potenzialità del computer, ma anche il piacere di essere come un direttore che controlla tutte le sonorità che vengono messe sulle tracce. Il disco e' disponibile nei maggiori portali musicali (Itunes, Amazon, Spotify, Google music e Apple Music).


Grazie alla musica elettronica Fabio e' invitato da Liliana Hopman a far parte del suo gruppo di body painting. La scorsa estate ha suonato dal vivo i pezzi di New Life al World Bodypainting Festival con 2 ballerine e sono arrivati terzi a livello mondiale.

Un altro progetto in corso per Fabio e' quello con la cantante Sabina Cappella, una sua vecchia conoscenza. Un album nato quasi per caso da una visita di Sabina, dall'idea sono venuti i testi, la musica e gli arrangiamenti e il disco, che si chiama Call it ... love, e' stato registrato nell'arco di un solo mese. Al momento l'album e' disponibile su iTunes e anche se Sabina vive in Thailandia, la possibilità di una tournée e' qualcosa a cui Fabio sta lavorando.

Piu' informazioni su Fabio possono essere trovate sul suo website e i suoi brani anche su Soundcloud.

La trasmissione puo' essere riascoltata su Salto.