domenica 28 febbraio 2016

Tenedle a Tziganata 30/11/15

 Ospite della trasmissione e' Tenedle, che per motivi di salute non e' presente in studio ma in collegamento.
Tenedle (nome d'arte) e' fiorentino (come me), e ricordiamo brevemente l'atmosfera delle Firenze new wave, con Piero Pelu' (di una generazione piu' vecchio di Tenedle) che allora arrivava scalzo al Tenax (discoteca di Firenze), quando iniziava a essere famoso e ammirato, ma era ancora nel circuito indipendente, insieme ad altre band come i Neon e i Diaframma. Oltre al Tenax, c'era il Manila a Campi Bisenzio, e poi Backdoors a Prato, alle cascine serata dark il giovedi.

Tenedle fa musica da 25 anni, e musica elettronica da dopo il concerto dei Depeche Mode del 5 marzo 1983 a Bologna. Inizialmente con una band (i Laughing Silence), e poi piu' seriamente da 12-13 da quando ha pubblicato il suo primo album solista. La lingua, in un primo momento l'inglese, diventa poi l'italiano. Infatti secondo Tenedle l'artista deve far sentire quello che puo' fare nella sua lingua, anche se questa scelta vivendo all'estero ovviamente comporta dei problemi. Fra i suoi fans ha un seguito di persone che capiscono l'italiano, ma ci sono anche fans che vengono solo per sentire il suono della lingua.

Detto questo, parliamo dell'ultimo lavoro di Tenedle, che pero' e' in inglese. Si tratta di Odd to Love, dedicato a Emily Dickinson, poetessa americana vissuta nell'800 in quasi clausura, mantenendo pochi contatti sociale e quasi esclusivamente epistolari. Tenedle ci racconta che e' stato sempre affascinato dalla persona, i primi 5 brani sono infatti vecchi demo sempre rimasto nel cassetto, mentre gli ultimi 7 brani sono stati composti nell'ultimo anno. Il testo dei brani e' costituito dalle poesie della poetessa, che secondo Tenedle contengono una ritmica anche al solo leggerle, fatto che ispira e guida la composizione musicale.

Facciamo sentire un pezzo scritto a settembre dell'anno scorso, I cannot dance upon my toes. Il disco e' disponibile su tutte le piattaforme digitali, e fisicamente sulla sua etichetta indipendente Sussurround (riferimenti a fine post). Infatti Tenedle lavora completamente in maniera indipendente, dato che dice che non esistono piu' editori che facciano la differenza, e quindi lui lavora come un pittore, e cerca di mantenere un contatto diretto con il suo seguito.

Parliamo dell'analogia fra l'artista nel suo studio e Emily Dickinson, che si era relegata a casa, senza neanche la possibilita' di internet per raggiungere un qualche pubblico. Secondo Tenedle pero' Emily dickinson non ambiva al riconoscimento (aveva anche dato ordine alla sorella di bruciare tutte le lettere), quindi i social network avrebbero potuto essere un disagio piu' che un vantaggio, dato anche la ridotta attenzione volta a cose particolari e trend banali.


Nel comportamento della poetessa Tenedle legge un doppio atteggiamento comune e molto affascinante negli artisti, quello da una parte di fare scelte difficili e mantenere un comportamento umile (e quindi tenersi lontano dai canali celebrativi ma omogeneizzanti dei media), ma allo stesso tempo percepire che si sta facendo qualcosa di importante. Questo atteggiamento, e il disagio che puo' comportare, e' anche presente nel prossimo artista di cui parliamo, Piero Ciampi, di cui facciamo ascoltare Tu no.
Piero Ciampi fu sconosciuto al grande pubblico ma molto apprezzato dai musicisti e soprattuto dai cantautori come Gino Paoli. Secondo Tenedle
era un artista che giocava tutto se stesso nell'arte, nella vita era un disadattato, ma geniale nell'arte, mentre il mainstream cantava il cielo in una stanza e la gatta.

Per esemplificare questo tensione nella fedelta' alla propria idea di arte, Tenedle ci racconta di un episodio, raccontato da Dalla, in cui Tenco e Ciampi fanno a pugni su di una spiaggia, perche' Tenco stava per andare a San Remo e Ciampi gli diceva di non andarci che lo avrebbero distrutto, cosa che poi si verifico' con il suicidio di Tenco.

Passando alla musica elettronica, facciamo sentire i Kraftwerk con The Model. Per Tenedle piu' che un gruppo i Kraftwerk sono un progetto di arte contemporanea, con scelte rigorose e di una pulizia incredibile, da ammirare per questo. Le loro scelte risultano in una musica colta che esprime il concetto dell'uomo macchina, anche esteticamente. Il pezzo che facciamo sentire e' del 78, infatti i Kraftwerk hanno alle spalle una lunghissima attivita' che li ha resi il gruppo piu' seguito del mondo dopo i Beatles, e anche a 65 anni non sono mai cambiati, li senti e li riconosci, non sono paragonabili ad altre band nell'elettronica o nella house.

Restando nella musica elettronica passiamo ai Depeche Mode con Halo. I Depeche Mode, specialmente con album come Black Celebration e Music for the Masses, hanno scritto bellissime canzoni vestendole in modo diverso da tutto quello che c'era stato prima, per quanto riguarda la melodia e la sensibilita', creando un ambiente scuro dove il suono regna piu' importante di ogni virtuosismo. Per Tenedle l'ambiente sonoro e' anche una visione, e da loro e' nato un nuovo modo di creare immagini.

Ritornando alla musica italiana, facciamo sentire L'Oceano di Silenzio di Battiato, artista che abbiamo visto anche in concerto al Melkweg. Anche con Battiato ritorna il tema del rigore e delle scelte che un artista pone alla base della sua arte. Secondo Tenedle Battiato e' talmente rigoroso che ha cosi' tanto fascino, ha insegnato il lavoro che c'e' dietro ad un disco, creando una vera e propria cultura.

Chiudiamo mettendo giustamente un brano di Tenedle in italiano, La stella popolare, dal penultimo album Vulcano, riallacciandoci al discorso dell'importanza della lingua madre per un artista.

Volendo sapere di piu' su Tenedle, potete consultare i seguenti link:
Sito ufficiale
Pagina su Wikipedia

La trasmissione si puo' sentire qui.

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